lunedì 15 dicembre 2025

 Rilassati, il futuro si sta già dispiegando dai semi piantati da tempo.


Adagio zen

domenica 14 dicembre 2025

 "C'è una parabola tibetana, citata da Madame David-Neel, che descrive in maniera mirabile la visione buddista dell'uomo. In essa, viene paragonata una persona ad una stanza in cui si incontra un certo numero di individui diversi per discutere del modo in cui affrontare un dato problema. Uno dei partecipanti fa una proposta, un altro partecipante suggerisce un'altra cosa, un terzo qualcosa di completamente diverso, e spesso due di loro se ne stanno in piedi e parlano contemporaneamente. Ogni tanto la discussione si riscalda a tal punto che si verifica uno scompiglio generale e l'incontro termina spesso con uno scambio di botte. 

Scrive Madame David-Neel nella sua opera intitolata 𝘉𝘶𝘥𝘥𝘩𝘪𝘴𝘮: 

 

I partecipanti a questa assemblea sono elementi fisici e mentali che costituiscono la persona; sono i nostri istinti, le nostre tendenze, le nostre idee, le nostre convinzioni, i nostri desideri, eccetera. Attraverso le cause che le hanno generate, ognuna è la discendente e l'erede di molte altre cause, di diverse serie di fenomeni, che risalgono molto indietro nel tempo, e le cui tracce si perdono nelle oscure profondità dell'eternità.


Cosa potrebbe avvicinarsi più di questo alla spiegazione che il signor Ouspensky aveva dato dei molti io?


K. Walker: "Viaggio nella quarta via"

sabato 13 dicembre 2025

 Come spiega il maestro tibetano contemporaneo Chögyam Trungpa: "Quando parliamo di ignoranza, non ha nulla a che fare con la stupidità. In un certo senso, l'ignoranza è molto intelligente, ma è un'intelligenza che opera esclusivamente in una direzione. Cioè, reagiamo in modo evasivo alle nostre proiezioni invece di vedere semplicemente ciò che c'è".

Questa ignoranza fondamentale è legata alla mancanza di comprensione della realtà, cioè della vera natura delle cose, libera dalle fabbriche mentali che le sovrappongono. Queste fabbriche creano un divario tra il modo in cui appaiono le cose e il modo in cui sono: prendiamo come permanente ciò che è effimero e come felicità ciò che è solitamente fonte di sofferenza: le sete di ricchezza, potere, fama e piaceri fugaci. Percepiamo il mondo esterno come entità completamente autonome alle quali attribuiamo caratteristiche che ci sembrano proprie della loro natura. Le cose ci sembrano intrinsecamente «piacevoli» o «sgradevoli» e dividiamo rigidamente le persone in «buone» o «cattive», «amiche» o «nemiche», come se fossero caratteristiche inerenti ad esse. L'«io», l'ego che le percepisce, ci sembra altrettanto reale e concreto. Questo errore dà luogo a potenziali riflessi di attaccamento e avversione, e finché la nostra mente rimarrà oscurata da questa mancanza di discernimento, cadrà sotto il dominio dell'odio, dell'attaccamento, dell'avidità, dell'invidia o dell'orgoglio e la sofferenza sarà sempre pronta ad apparire.


Matthieu Ricard

venerdì 12 dicembre 2025

 Il generoso, il buono, il saggio (storia Sufi)


Diceva un maestro ai suoi discepoli:

“Un uomo buono è colui che tratta gli altri come lui vorrebbe essere trattato. 

Un uomo generoso è colui che tratta gli altri meglio di quanto lui si aspetta di essere trattato. 

Un uomo saggio è colui che sa come lui e gli altri dovrebbero essere trattati, in che modo e fino a che punto. 

Tutti dovrebbero passare attraverso le tre fasi rappresentate da questi tre uomini.

Qualcuno gli chiese: “Cosa è meglio: essere buono, generoso o saggio?

“Se sei saggio, non devi essere ossessionato dall'essere buono o generoso.

Sei obbligato a fare ciò che è necessario".

giovedì 11 dicembre 2025

 Un’idea – insegna Socrate, – non ci giunge dall’esterno: deve germogliarci nell’intimo, e per far che nasca in altri occorre agire con loro come fa l’agricoltore con la terra: egli prepara il suolo, lo concima, lo semina, cura i germogli e protegge gli steli. Fra gli strumenti dell’agricoltura di idee, possono servire anche i discorsi, purché cambiano di continuo purché con significanti sempre diversi si risponda via via alle interrogazioni che il destinatario farà sul significato. I migliori discorsi, conclude Socrate, non fanno che suscitare il ricordo in coloro che già sanno. Si è mai meditata a fondo questa frase?


Elémire Zolla

mercoledì 10 dicembre 2025

martedì 9 dicembre 2025

Migliaia di candele possono essere accese da una singola candela e la durata della candela non sarà accorciata.

La felicità non diminuisce mai se condivisa.


Siddharta Gautama

lunedì 8 dicembre 2025

 «A non pochi accade di essere chiamati dalla propria voce interiore; allora essi diventano immediatamente diversi dagli altri e si sentono posti di fronte a un problema che gli altri ignorano. Di solito è impossibile spiegare ai propri simili che cosa sia accaduto, perché tenacissimi pregiudizi impediscono loro qualsiasi comprensione. “Siamo come tutti gli altri”, “una cosa del genere non esiste”, о se esiste naturalmente è “morbosa”, estremamente inopportuna, inoltre è una “terribile presunzione pensare che una cosa del genere possa avere un significato”. 

Più la personalità è modesta, infatti, più diventa indefinita e inconscia, e lentamente sfuma fino a confondersi con la società, rinunciando così alla propria integrità, per risolversi nella totalità del gruppo. Al posto della voce dell’interiorità subentra la voce del gruppo sociale, e la vocazione cede il passo ai bisogni collettivi.»


Carl Gustav Jung

domenica 7 dicembre 2025

 Usate ogni critica e cattiva reputazione, che sia un vostro errore o meno. Usatela per distruggere il proprio ego, il proprio pensiero egoistico... che impedisce di raggiungere l'illuminazione. Finché l'egoismo dimora nel cuore, impedisce di raggiungere l'illuminazione e di beneficiare tutti gli esseri senzienti. Potete pensare alla gentilezza dell'altra persona, che insieme vi sta aiutando a distruggere il vostro ego. Di solito si sostiene sempre il proprio ego, persino sviluppandolo, ora questa persona sta aiutando a distruggere il pensiero egoistico, quindi ciò che è considerato un nemico è in realtà l'amico più gentile!


 Lama Zopa Rinpoche

sabato 6 dicembre 2025

 Mantenersi calmi non significa sorridere sempre e andare d’accordo con tutti qualsiasi cosa dicano, pur conoscendo la verità e non volendo imporla a nessuno. 

Questo è eccessivo. 

Coloro che cercano di compiacere il prossimo solo perché desiderano essere lodati per il buon carattere, non hanno necessariamente il dominio dei propri sentimenti. 


Chiunque sappia controllarli segue la verità, la condivide quando è possibile ed evita di irritare senza ragione chi non sarebbe comunque ricettivo. 


Sa quando è il momento di parlare e quando è il momento di tacere, ma non scende a compromessi con i propri ideali, e non perde la pace interiore. 


Un uomo di tale levatura rappresenta un grande aiuto per il bene dell’umanità.


Paramahansa Yogananda

venerdì 5 dicembre 2025

 Se riusciamo a comprendere veramente il problema, la risposta verrà fuori da esso, perché la risposta non è separata dal problema.


Krishnamurti

giovedì 4 dicembre 2025

 I sentimenti che non osiamo esprimere a parole, diventano movimenti involontari del nostro corpo.


Alejandro Jodorowsky

mercoledì 3 dicembre 2025

 Quando uno ti biasima o ti odia, o la gente sparla di te, avvicinati alla loro anima, cerca di penetrarvi e vedi che genere di uomini sono. Capirai allora che non vale la pena di tormentarti perché abbiano di te una diversa opinione.


Marco Aurelio “Colloquio con me stesso”

martedì 2 dicembre 2025

 Il peggiore nemico dell’uomo è di avere coscienza delle proprie qualità. Perché ciò lo rende arrogante. Diventato arrogante, non cessa di guardare a se stesso, e ciò lo porta alla rovina.


Zhuang-zi

lunedì 1 dicembre 2025

 Che l'uomo si sforzi di purificare i propri pensieri. 

Ciò che un uomo pensa, quello è lui; questo è l'eterno mistero. Dimorando in se stesso con pensieri sereni, otterrà una felicità imperitura. L'uomo diventa ciò a cui pensa.


Upanishad

domenica 30 novembre 2025

 La vita è un sogno che sogni con i tuoi schemi mentali. 

Quando dici che ti diverte, allora la vita ti diverte. 

Quando invece credi che ti affligge, allora ti affliggi. 

E per quanto tu possa divertirti, prima o poi arriverà la noia.


Nulla nella vita è fermo: 

quando avvicini lo sguardo, 

la felicità sembra infelicità o infelicità la felicità. 

In realtà non c'è né una cosa né un'altra, 

né gioia né dolore. 

Niente deve essere in un certo modo; 

tutto va bene così come viene. 

Sono le persone che mettono su un intero teatro intorno. 

È la vita.


Se ti metti ad analizzare seriamente la vita, 

noterai che quella che chiamiamo "felicità" e "infelicità", "gioia" e "pena", "cielo" e "inferno", "illuminazione" e "illusione" 

non hanno la minima coerenza. 

È come se parlassimo nel sonno. 

In realtà, eravamo già in buone mani della verità onnipresente.


La vita è una commedia. 

Per te sarebbe molto più facile se ti dicessi che in questa opera reciti il ruolo del servo. 

Ma visto che prendi questa rappresentazione teatrale per la realtà, non sei soddisfatto di questo ruolo. 

Se invece ti viene attribuito il ruolo di ministro, 

allora tiri fuori il petto.


Dobbiamo tornare a noi stessi e vedere il mondo com'è, nudo, senza le nostre manifatture.


Il Dharma non significa altro che questo. 


Dobbiamo dimenticare per una volta tutto ciò che ci è stato insegnato, ciò che sappiamo per udito. 

Tuttavia ci lasciamo ingannare dal sapere di aver accumulato, da ciò che abbiamo imparato a scuola o visto in televisione.


Non c'è niente che tu possa afferrare, 

niente che sia definitivo. 

Nel momento in cui ti distrai da tutte le idee che ti sei inventato, 

è lì che inizia il cammino.


 Kōdō Sawaki Rōshi

sabato 29 novembre 2025

 Sotto l'influenza di una grande paura, quasi tutti diventano superstiziosi.

La paura collettiva stimola l'istinto di branco e tende a produrre ferocia verso coloro che non sono considerati membri del branco.

La paura genera impulsi di crudeltà e quindi promuove credenze superstiziose che sembrano giustificare la crudeltà.

Non ci si può fidare che un uomo, una folla o una nazione agiscano in modo umano o pensino in modo sano sotto l'influenza di una grande paura.


Bertrand Russell, 

Saggi Impopolari

venerdì 28 novembre 2025

 Tutto ciò che pensi di essere è semplicemente condizionato, un composto di pensieri e abitudini. Cosa rimane se smetti di pensare?


Yasutani Haku Roshi

giovedì 27 novembre 2025

 Aggrapparsi alla rabbia è come afferrare un carbone ardente con l'intenzione di lanciarlo contro qualcun altro: sei tu quello che si brucia.

Siddharta Gautama 

mercoledì 26 novembre 2025

 Non dovremmo fingere di comprendere il mondo solo attraverso l'intelletto; lo apprendiamo altrettanto attraverso il sentimento. Pertanto, il giudizio dell'intelletto è, nella migliore delle ipotesi, solo metà della verità e, se è onesto, deve anche giungere alla consapevolezza della propria inadeguatezza. 


Carl G. Jung