giovedì 11 gennaio 2024

 Ogni cosa invecchia, ogni bellezza appassisce, ogni colore si raffredda, ogni luminosità si affievolisce, e ogni verità diventa stantia e banale. Perché tutte queste cose hanno assunto una forma, e tutte le forme si logorano con l’usura del tempo; invecchiano, si ammalano, si frantumano e diventano polvere. 

A meno che non cambino.


Carl Gustav Jung

mercoledì 10 gennaio 2024

 "La parola "idiota" ha due significati: il vero significato, che le fu dato dagli antichi saggi, era "essere sè stessi". Un uomo che è sè stesso sembra e si comporta come un folle per coloro che vivono nel mondo delle illusioni, così quando essi chiamano idiota un uomo intendono dire che non condivide le loro illusioni. Chiunque decida di lavorare su sè stesso è un idiota in entrambi i significati. Il saggio sa che sta cercando la realtà. Lo stupido pensa che sia impazzito. Noi qui presumiamo di cercare la realtà, quindi dovremmo tutti essere idioti: ma nessuno può rendervi un idiota. Dovete sceglierlo voi stessi."


(John G. Bennet, Elizabeth Bennet - Idioti a Parigi)

martedì 9 gennaio 2024

 L'ombra di una nuvola


Questa parabola, in conformità alle disposizioni dei maestri che la utilizzano, manca di commento, il quale viene affidato agli allievi.


Un sempliciotto aveva avuto la fortuna di trovare uno scrigno pieno di monete d'oro. Per paura che glielo potessero rubare lo nascose nel deserto.

Un giorno un tizio lo vide intento a fare buche nel deserto e gli chiese che cosa stesse facendo.

«Cerco il mio scrigno. Ma non lo trovo più», rispose lo sconsiderato.

«Ma non hai messo un segno?».

«Certo che sì! Non sono mica un idiota!».

«E quale segno hai messo?».

«L'ombra di una nuvola! Ma, ora, non riesco a trovare neanche quella!».


101 burle spirituali

G.Magi

lunedì 8 gennaio 2024

 Gli occidentali procedono per assoluti: una cosa è positiva o negativa, forte o debole, giusta o sbagliata. In oriente, invece, vediamo ogni cosa come debole e forte nello stesso tempo. Un albero che si piega facilmente viene considerato debole. Quello stesso albero, però, possiede la forza di abbandonarsi a un vento impetuoso. Perciò, mentre gli altri alberi vengono abbattuti dalla violenza del vento, esso riesce a sopravvivere. La flessibilità dell'albero è la sua forza.


Wataru Ohashi

domenica 7 gennaio 2024

Il Profondo Viaggio della Meditazione secondo gli Antichi Testi Vedici



Nell'antica tradizione vedica, la meditazione emerge come un delicato e profondo esercizio di coscienza, una pratica che si propone di estendere i confini dell'esperienza al di là della dualità quotidiana. Si tratta di un viaggio verso l'unità interiore, un percorso che, secondo i testi sacri, conduce a una riduzione dello stress e all'insorgere di una creatività ed efficienza accresciute nell'operato della facoltà interiore.

Questo esercizio, basato su principi intrinseci agli insegnamenti vedici, si distingue per il suo carattere non direttivo. A differenza di molte pratiche che richiedono il controllo attivo della mente, la meditazione si sviluppa in modo organico, senza che la mente guidi il processo. È un parallelo alla crescita muscolare nell'esercizio fisico, dove i muscoli diventano più forti senza la necessità di comandi diretti; similmente, la meditazione conduce a risultati automatici, senza la manipolazione mentale o il controllo attivo della psiche.

In questo contesto, la mente è libera di abbandonare il suo ruolo di direttore e di immergersi in un processo che si sviluppa autonomamente. La meditazione, quindi, si eleva al di là della sfera mentale, penetrando nei recessi più profondi del Sé interiore. In questo viaggio, il praticante sperimenta una connessione con l'essenza più intima, raggiungendo uno stato di consapevolezza che trascende le limitazioni della mente quotidiana.

L'approccio impersonale della meditazione è sottolineato dalla sua capacità di generare risultati senza richiedere l'intervento attivo della mente. Questo distacco consente al praticante di sperimentare la propria natura interiore in modo puro e incontaminato, senza essere ostacolato dalle influenze esterne o dalle costrizioni della dualità.

La meditazione, conforme agli antichi insegnamenti vedici, si erge come un viaggio senza guida mentale, un'esplorazione dell'unità interiore che si manifesta attraverso la riduzione dello stress e l'arricchimento della creatività ed efficienza nella facoltà interiore. Questo esercizio, libero da manipolazioni mentali, si propone di raggiungere livelli profondi del Sé interiore, offrendo una prospettiva impersonale che lascia spazio alla connessione autentica con la propria essenza più profonda.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4895748/

venerdì 5 gennaio 2024

 Racconto Sufi


Un giorno un uomo catturò un uccello. 

L'uccello gli disse; "Non posso esserti utile finché sono prigioniero. Liberami e ti darò tre preziosi consigli". 

L'uccello promise di dare il primo consiglio ancora nelle mani dell'uomo, il secondo quando avrebbe raggiunto il ramo di un albero e il terzo una volta raggiunta la cima di una montagna. L'uomo accettò e sollecitò il primo consiglio.

"Se perdi qualcosa", disse l'uccello, "anche se ci tieni quanto la tua vita, non rimpiangerlo".

L'uomo lasciò la presa e l'uccello andò ad appollaiarsi su un ramo.

"Non credere mai a cose contrarie al buonsenso senza chiedere prove", elargì come secondo consiglio.

Poi l'uccello volò in cima alla montagna, dalla quale dichiarò: "Oh, sventurato! Il mio corpo racchiude due enormi gioielli. Se solo mi avessi ucciso, ora sarebbero tuoi!".

L'uomo si tormentò al pensiero di ciò che aveva appena perso e chiese all'uccello: "Dammi almeno il terzo consiglio!".

"Sei proprio un idiota!", rispose l'uccello. "Sei ancora qui a chiedermi altri consigli, quando non ti sei nemmeno soffermato per un attimo sui primi due! Ti ho detto di non tormentarti per la perdita di qualcosa e di non prestare fede a cose contrarie al buonsenso. Ed è proprio ciò che stai facendo in questo momento! Ti stai lasciando andare a credere in ridicole assurdità e ti stai tormentando perché hai perso qualcosa! Non vedi che non sono abbastanza grande da contenere due enormi gioielli? Sei uno stupido! Pertanto, continuerai a essere prigioniero degli abituali limiti imposti a ogni uomo".

giovedì 4 gennaio 2024

 Non cercare una via d'uscita.

Non ti accorgi che anche la via d'uscita fa parte del sogno?

Tutto ciò che devi fare è vedere il sogno come sogno.

L'idea stessa di andare oltre il sogno è illusoria. Perché spostarsi altrove?

Accorgiti soltanto che stai facendo un sogno che chiami "mondo" e smetti di cercare vie d'uscita.

Il tuo problema non è il sogno. Il tuo problema è che una parte di esso ti piace e un'altra no.

Amale tutte o nessuna e smettila di lamentarti.

Una volta visto il sogno come sogno, hai già fatto tutto il necessario.


Nisargadatta Maharraj