mercoledì 16 luglio 2025

L'effetto valanga

La "schizofrenica" di Grosseto. 

Una donna proveniente da Napoli, in viaggio per motivi familiari, era stata ricoverata d'urgenza provvisoriamente, presso quell'ospedale in uno stato di schizofrenia acuta e si era poi deciso di trasferirla nella clinica psichiatrica della sua città natale. All'arrivo degli infermieri, la paziente era seduta sul letto con addosso il cappotto e la borsa già pronta. Alla richiesta di seguire gli infermieri la donna comincia a dare in escandescenze, divento belligerante e il suo comportamento sembrò confermare quella che si poteva definire una acuta crisi di comportamento schizofrenico, corredato da violenti gesti di ostruzione al trasporto. Gridava: "Ma io non devo andare in nessun posto...lasciatemi stare, giù le mani, chiamate un medico, voglio restare qui, sono appena arrivata, devo vedere mio marito, non mi toccate!". Non sapendo come fermare gli infermieri, prese a tirare la sola cosa che aveva a portata di mano, della frutta che teneva in un sacchetto, Schivando gli aranci e le mele, il personale dell'ospedale immobilizzò la donna: le praticarono una iniezione sedativa e una volta che venne ridotta all'incoscienza, l'ambulanza partì con la paziente alla volta di Napoli. Giunta nei pressi di Roma, una pattuglia delle Polizia Stradale inseguì la lettiga e l'obbligò ad arrestarsi. Gli agenti avevano l'ordine di far riportare la donna a Grosseto, spiegarono agli stupiti autisti, in quanto c'è stato uno scambio di persona: la signora era solo la moglie di un ricoverato all'ospedale di Grosseto al quale intendeva fare visita, portando della frutta. La paziente schizofrenica era in un'altra stanza ed era da ore a Grosseto in attesa dell'ambulanza.

La vicenda è accaduta realmente ed è riportata nel testo formativo di problem solving di Enrico Cogno.


Un errore iniziale, non verificato, ha dato il via a una catena di azioni sempre più invasive. Tutto sembrava confermare la diagnosi sbagliata, perché ormai si guardava solo attraverso quel filtro. È il classico effetto valanga: quando un presupposto non viene messo in discussione, ogni segnale viene usato per confermarlo. 

La lezione? Nelle situazioni critiche, prima di agire serve fermarsi, ascoltare e verificare. La realtà spesso parla chiaro, ma bisogna avere il coraggio di metterla davanti alle etichette.

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