sabato 9 agosto 2025

 "Anche se in tutti è sepolto il gran tesoro dell'infanzia, esso si trova a irraggiungibili profondità. 

Strati su strati, discorsi e formulette lo ricoprono e, induriti dal tempo, diventano le difese invalicabili dell'ordine sociale. Sicché si sta su una piatta terra che si stende fino all'orizzonte, una distesa di noia e sconforto. Quasi nessuno sa applicarsi, con l'assidua ed estenuante fatica che sarebbe necessaria, a scavare e ritrovare il tesoro nascosto; quasi tutti passano la vita intera vedendo d'attorno null'altro che un suolo miserando e inerte: la vita quotidiana, strumentale, irretita nelle categorie note, recintata in ogni minimo aspetto.

Lavorati a puntino sono gli uomini da un'educazione avvilente, ronzano loro costantemente nell'orecchio i ricatti degli affetti e dei doveri.

Eppure qualcuno fa eccezione. Rarissimo, isolato nell'interiorità, sa affondare fino alle sue iniziali memorie, rivive quei lembi remoti e annebbiati, talvolta ne ricontempla lo splendore.

Nel momento più distante cui la sua memoria si spinga, costui si ravvolge come in un bozzolo d'oro donde proietta i delicati filamenti dell'attenzione a cogliere realtà che le parole ancora non sono riuscite ad alterare, ordinare, ripartire, giudicare. (...)

In un attimo trasognato e sospeso rivive l'infanzia. Qualcosa ne ridonda nei grandi entusiasmi, negli amori e nelle stupefazioni."


Elémire Zolla, Lo stupore infantile, 1994

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