LIBERTÀ DALLE OPINIONI
Un giorno un re riunì alcuni ciechi e propose loro di toccare un elefante per constatare come fosse fatto. Alcuni afferrarono la proboscide e dissero: «Abbiamo capito: l'elefante è simile a un timone ricurvo». Altri tastarono gli orecchi e dichiararono: «È simile a un grosso ventaglio». Quelli che avevano toccato una zanpa dissero: «Assomiglia a un pestello». Quelli che avevano accarezzato la testa dissero: «Assomiglia a un monticello». Quelli che avevano tastato il fianco dichiararono: «È simile a un muro». Quelli che avevano toccato una gamba dissero: «È simile a un albero». Quelli che avevano preso la coda dissero: «Assomiglia a una corda»,
Ognuno era convinto della propria opinione. E, a poco a poco, la loro discussione divenne una rissa.
Il re si mise a ridere e commentó: «Questi ciechi discutono e altercano. Il corpo dell'elefante è naturalmente unico, e sono solo le differenti percezioni che hanno provocato le loro diverse valutazioni e i loro errori»
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