sabato 27 gennaio 2024

 “Quando due cose accadono in successione, e crediamo che un evento abbia fatto accadere l'altro, le chiamiamo "Causa ed Effetto".

Se pensiamo che un evento sia la risposta a un altro, lo chiamiamo "Reazione". 

Se riteniamo che due incidenti contemporanei non siano collegati, diremo che si tratta di semplice "Coincidenza". Se pensiamo che qualcuno abbia meritato quello che gli è successo, parliamo di "Punizione" oppure di "Ricompensa", a seconda che l'evento sia stato per il destinatario negativo o positivo. Se non riusciamo a trovare un motivo per cui due eventi si sono verificati contemporaneamente o in stretta vicinanza, lo chiamiamo "Incidente". 

Pertanto, il modo in cui spieghiamo gli eventi coincidenti dipende da come vediamo il mondo. 

Tutto è connesso? e pertanto gli eventi creano risonanze come increspature in una rete? 

Oppure le cose si verificano semplicemente in concomitanza e noi diamo significati diversi a questi eventi contingenti in base al nostro sistema di credenze? La mia risposta è: “Tutto dipende dal modo in cui pensi!”


Lieh Tzu

giovedì 25 gennaio 2024

 Quanto più uno vive solo,

sul fiume o in aperta campagna,

tanto più si rende conto

che non c'è nulla di più bello

e più grande

del compiere gli obblighi

della propria vita quotidiana,

semplicemente e naturalmente.

Dall'erba dei campi

alle stelle del cielo,

ogni cosa fa proprio questo;

c'è tale pace profonda

e tale immensa bellezza

nella natura...

perché nulla

cerca di oltrepassare i propri limiti.


Tagore 

mercoledì 24 gennaio 2024

 Noi tutti abbiamo bisogno

di riconnetterci

alla nostra fonte originale

mettendo da parte

le nostre storie personali ,

perché in fin dei conti ...

l' unica cosa ad ostacolarci

siamo noi stessi



Arjun 

martedì 23 gennaio 2024

 Sii consapevole del respiro. 

Nota come questo allontana il pensiero e crea spazio. 


Tich Nath Han


lunedì 22 gennaio 2024

sabato 20 gennaio 2024

 «Il mio insegnamento non è una filosofia, ma il frutto dell'esperienza diretta. Tutto ciò che dico priviene dalla mia esperienza, e lo puoi appurare anche tu attraverso la tua esperienza. Io affermo che tutte le cose sono impermanenti e prive di un sé separato. Questo mi ha insegnato l'esperienza, e tu puoi fare lo stesso. Insegno che tutte le cose dipendono da tutte le altre per nascere, svilupparsi e morire. Niente proviene da un'unica fonte originaria. Il mio scopo non è spiegare l'universo, ma aiutare gli altri ad avere l'esperienza diretta della Realtà. Le parole non descrivono la realtà, solo l'esperienza diretta ci rivela il suo vero volto [...]

Io insegno un metodo da mettere in pratica, non qualcosa in cui credere o da adorare. Il mio insegnamento si può paragonare a una zattera che serve ad attraversare un fiume. Solo uno stolto rimarrà abbarbicato alla zattera una volta che sia arrivato all'altra sponda, alla sponda della Liberazione.»


Thich Nhat Hanh , "Vita di Siddhartha il Buddha", Ubaldini, p. 148