lunedì 11 agosto 2025

 "L'animale non si ribella contro la propria natura.

Osserva gli animali; come sono retti e modesti, come obbediscono alle tradizioni, come sono fedeli alla terra che li sostiene, come ritornano sui loro passi abituali, come curano i piccoli, come vanno a cibarsi insieme e si attirano l'un l'altro alla fonte.

Non ve n'è uno che nasconda la preda che sopravanza, lasciando morire di fame i propri fratelli.

Non ve n'è uno che vaneggi di essere un elefante quando invece è una zanzara.

L'animale vive con modestia e fedeltà la vita della propria specie, nulla di più e nulla di meno."


Carl Gustav Jung

domenica 10 agosto 2025

 Le cose sono come sono. Osservando l'universo di notte, non facciamo paragoni tra stelle giuste e sbagliate, né tra costellazioni ben disposte e mal disposte. 


Alan Watts

sabato 9 agosto 2025

 "Anche se in tutti è sepolto il gran tesoro dell'infanzia, esso si trova a irraggiungibili profondità. 

Strati su strati, discorsi e formulette lo ricoprono e, induriti dal tempo, diventano le difese invalicabili dell'ordine sociale. Sicché si sta su una piatta terra che si stende fino all'orizzonte, una distesa di noia e sconforto. Quasi nessuno sa applicarsi, con l'assidua ed estenuante fatica che sarebbe necessaria, a scavare e ritrovare il tesoro nascosto; quasi tutti passano la vita intera vedendo d'attorno null'altro che un suolo miserando e inerte: la vita quotidiana, strumentale, irretita nelle categorie note, recintata in ogni minimo aspetto.

Lavorati a puntino sono gli uomini da un'educazione avvilente, ronzano loro costantemente nell'orecchio i ricatti degli affetti e dei doveri.

Eppure qualcuno fa eccezione. Rarissimo, isolato nell'interiorità, sa affondare fino alle sue iniziali memorie, rivive quei lembi remoti e annebbiati, talvolta ne ricontempla lo splendore.

Nel momento più distante cui la sua memoria si spinga, costui si ravvolge come in un bozzolo d'oro donde proietta i delicati filamenti dell'attenzione a cogliere realtà che le parole ancora non sono riuscite ad alterare, ordinare, ripartire, giudicare. (...)

In un attimo trasognato e sospeso rivive l'infanzia. Qualcosa ne ridonda nei grandi entusiasmi, negli amori e nelle stupefazioni."


Elémire Zolla, Lo stupore infantile, 1994

venerdì 8 agosto 2025

 Se il sub ha paura dello squalo, non prenderà mai la perla. Qualunque cosa dicano, tu continua ad andare avanti.


Alejandro Jodorowsky

giovedì 7 agosto 2025

 Nel silenzio, nello spazio tra un pensiero e l'altro,

la tua vera natura risplende.


Shunryu Suzuki 

martedì 5 agosto 2025

lunedì 4 agosto 2025

 Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo. 


Socrate

domenica 3 agosto 2025

 Se non rinunciamo alla speranza – che ci sia un posto migliore in cui essere, che ci sia qualcuno di meglio con cui essere – non ci rilasseremo mai nel dove siamo o con chi siamo. 


Pema Chödrön

sabato 2 agosto 2025

 La ciotola dell'elemosina (storia sufi)


Un re stava uscendo dal suo palazzo per la sua passeggiata mattutina quando incontrò un mendicante. Gli chiese: "Cosa vuoi?"


Il mendicante rise e disse: "Me lo chiedi come se potessi esaudire il mio desiderio!"


Il re si offese e disse con arroganza:


"Certo che posso esaudire il tuo desiderio. Qual è? Dimmelo e basta."


Il mendicante disse: "Va bene, se insisti, ma a una condizione... pensaci due volte prima di promettere qualcosa."


L'imperatore aveva visto molti mendicanti, ma mendicanti a condizioni?

Questo mendicante era davvero strano, un uomo molto potente. Era un mistico sufi. Aveva fascino e carisma, la sua personalità aveva un'aura. Persino il re si sentì un po' geloso. E le condizioni?


L'imperatore disse: "Cosa intendi? Qual è la tua condizione?"


 Il mendicante disse: "È molto semplice. Vedi questa ciotola per l'elemosina?

Accetto solo se riesci a riempirla completamente."


Era una piccola ciotola per l'elemosina. Il re disse: "Certo. Cosa pensi che io sia? Non posso riempire questa piccola ciotola sporca?"


Il mendicante disse: "È meglio dirtelo prima, perché poi potresti metterti nei guai. Se pensi di poterla riempire, allora inizia a riempirla."


Il re chiamò il suo visir e gli disse di riempirla di pietre preziose, diamanti, rubini e smeraldi. Di' a questo mendicante con chi sta parlando. Ma poi arrivò la difficoltà. La ciotola fu riempita, ma il re fu sorpreso: man mano che le pietre vi cadevano dentro, scompariva. Fu riempita molte volte e ogni volta era di nuovo vuota.


 Ora era infuriato, ma disse al visir: "Anche se l'intero regno se ne andasse, se tutti i miei tesori fossero svuotati, lascialo stare, ma non posso permettere a questo mendicante di sconfiggermi".


E tutti i tesori, si dice, scomparvero. A poco a poco il re divenne un mendicante. Ci vollero mesi. E il mendicante era lì, il re era lì e l'intera capitale era lì e tutti si chiedevano cosa sarebbe successo, cosa sarebbe successo alla fine.


Tutto stava semplicemente scomparendo. Alla fine il re dovette cadere ai piedi del mendicante e disse: "Perdonami, ma prima che tu vada dimmi solo una cosa. Qual è il segreto di questa ciotola per l'elemosina? Tutto è scomparso in essa".


Il mendicante iniziò a ridere. Disse: "È fatta di ego umano, tutto scompare in essa, niente la riempie mai".