"Vinca dunque la perseveranza,
perché, se la fatica è tanta,
il premio non sarà mediocre.
Tutte le cose preziose son poste nel difficile.”
Giordano Bruno
Ad un certo punto, invece di riflettere sulla tua vita affettiva, sulla spiritualità o altro,
ti concedi uno spazio durante la giornata, dove sei presente sensorialmente: magari esplori un movimento del dito, del polso,
del respiro...
Così, poco a poco, le zone addormentate riprendono coscienza.
È molto importante rendere consapevole
questo processo.
Eric Baret
"Gli esseri umani hanno creato una società che consuma tutto il loro tempo, le loro energie, la loro vita.
Non rimangono spazi di tempo libero per imparare e così la vita diventa meccanica e quasi senza senso.
Dobbiamo essere molto chiari sul significato dell'espressione “tempo libero”: un tempo, un periodo in cui la mente non sia occupata da nulla.
È il tempo dell'osservazione.
Soltanto una mente non occupata è in grado di osservare."
J. Krishnamurti
"L'animale non si ribella contro la propria natura.
Osserva gli animali; come sono retti e modesti, come obbediscono alle tradizioni, come sono fedeli alla terra che li sostiene, come ritornano sui loro passi abituali, come curano i piccoli, come vanno a cibarsi insieme e si attirano l'un l'altro alla fonte.
Non ve n'è uno che nasconda la preda che sopravanza, lasciando morire di fame i propri fratelli.
Non ve n'è uno che vaneggi di essere un elefante quando invece è una zanzara.
L'animale vive con modestia e fedeltà la vita della propria specie, nulla di più e nulla di meno."
Carl Gustav Jung
"Anche se in tutti è sepolto il gran tesoro dell'infanzia, esso si trova a irraggiungibili profondità.
Strati su strati, discorsi e formulette lo ricoprono e, induriti dal tempo, diventano le difese invalicabili dell'ordine sociale. Sicché si sta su una piatta terra che si stende fino all'orizzonte, una distesa di noia e sconforto. Quasi nessuno sa applicarsi, con l'assidua ed estenuante fatica che sarebbe necessaria, a scavare e ritrovare il tesoro nascosto; quasi tutti passano la vita intera vedendo d'attorno null'altro che un suolo miserando e inerte: la vita quotidiana, strumentale, irretita nelle categorie note, recintata in ogni minimo aspetto.
Lavorati a puntino sono gli uomini da un'educazione avvilente, ronzano loro costantemente nell'orecchio i ricatti degli affetti e dei doveri.
Eppure qualcuno fa eccezione. Rarissimo, isolato nell'interiorità, sa affondare fino alle sue iniziali memorie, rivive quei lembi remoti e annebbiati, talvolta ne ricontempla lo splendore.
Nel momento più distante cui la sua memoria si spinga, costui si ravvolge come in un bozzolo d'oro donde proietta i delicati filamenti dell'attenzione a cogliere realtà che le parole ancora non sono riuscite ad alterare, ordinare, ripartire, giudicare. (...)
In un attimo trasognato e sospeso rivive l'infanzia. Qualcosa ne ridonda nei grandi entusiasmi, negli amori e nelle stupefazioni."
Elémire Zolla, Lo stupore infantile, 1994