"È nella natura della mente divagare.
Tu non sei la mente."
Sri Ramana Maharshi
"Proprio questo è difatti il carattere più visibile dell’epoca moderna: il bisogno di un’agitazione incessante, di un mutamento continuo, di una velocità sempre crescente che così riflette quella stessa secondo la quale oggi si svolgono gli avvenimenti. È la dispersione nel molteplice, in un molteplice non più unificato dalla coscienza di un qualche superiore principio. Nella vita comune così come nelle concezioni scientifiche, è l’analisi spinta all’estremo, il frazionamento indefinito, una vera disgregazione dell’attività umana in tutti i campi in cui essa può ancora esercitarsi."
René Guénon
MANGIARE IL RIMPROVERO
Un giorno ci furono delle circostanze impreviste che fecero tardare i preparativi per il pranzo di Fugai, un maestro di Zen Soto, e dei suoi discepoli. Allora il cuoco andò in tutta fretta nel giardino, tagliò col suo coltello ricurvo le cime di certi ortaggi, le tritò ben bene e ne fece una zuppa, senza accorgersi che nella fretta aveva tagliuzzato con le verdure anche un pezzo di serpente.
Ai seguaci di Fugai quella zuppa sembrò la più buona che avessero mai mangiata. Ma quando il maestro trovò nella propria scodella la testa del serpente, chiamò il cuoco.
«E questa che cos'è?» domandò, reggendo con due dita la testa del serpente.
«Oh, grazie, maestro» rispose il cuoco, prendendo il bocconcino e affrettandosi a mangiarlo.
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