mercoledì 30 aprile 2025

 Colleghiamo i raggi per formare una ruota, ma è il vuoto centrale che fa muovere il carro.


Modellare la creta per fare un vaso, ma è il vuoto all'interno che può contenere ciò che vogliamo.


Fissiamo il legno per costruire una casa ma è lo spazio vuoto all'interno che la rende abitabile.


Noi lavoriamo sull'essere, ma è il non-essere ciò di cui ci serviamo.


Lao Tzu

martedì 29 aprile 2025

 Se incontro un uomo e biasimo le sue debolezze, mi tolgo forza per acquistare conoscenze superiori; se cerco invece amorevolmente di approfondirmi nelle sue qualità, accumulo tale forza.


Rudolf Steiner

lunedì 28 aprile 2025

 "Se pensi di non riuscire, non riesci. Se pensi di riuscire, in qualche modo ce la fai.

Se pensi in questo modo, il mondo diviene una cosa molto semplice"


Ogawa Yōko

domenica 27 aprile 2025

 Il negozio della verità


L'uomo passeggiava lungo le viuzze di quella città di provincia. Aveva tempo, quindi si soffermava davanti a ogni vetrina, davanti a ogni negozio, in ogni piazza. 

Svoltato un angolo si imbatté in un modesto locale con l'insegna in bianco. Incuriosito, si avvicinò alla vetrina e schiacciò il naso contro il vetro per guardare all'interno del negozio in penombra... E all'interno si vedeva soltanto un leggio che sorreggeva un cartello scritto a mano:


Negozio della verità.


L'uomo era perplesso. Forse si trattava di un nome di fanatasia, ma non riusciva a immaginare che cosa potessero vendere.


Entró.


Si avvicinò alla signora che stava dietro al primo banco e chiese: «Scusi, questo è il negozio della verità?


Si, signore. Quale tipo di verità sta cercando? Verità le verità relativa, verità parziale, verità statistica, verità totale?

E cosi li dentro vendevano verità. Non aveva mai immaginato che fosse possibile. Arrivare in un posto e portarsi via la verità era una cosa meravigliosa.


Verità totale rispose l'uomo senza un attimo di esitazione. Sono talmente stanco di menzogne e falsità” pensava. «Non voglio più sentire generalizzazioni né giustificazioni, né inganni o frodi. Verità piena!» ribadi.

«Bene, signore. Mi segua.»


La signorina accompagnò il cliente in un altro settore del negozio, e indicandogli un commesso dal viso severo gli disse: Sarà questo signore a servirla».


Il venditore si avvicinò e attese che l'uomo parlasse.


«Sono venuto a comprare la verità totale.» «Ah. Ma scusi, il signore sa il prezzo?»


No. Qual è rispose meccanicamente. In realtà, lui sapeva di essere disposto a pagare qualunque prezzo pur di avere tutta la verità.


Se la prende disse il venditore «il prezzo è che non potrà mai più vivere in pace.”


Un brivido percorse la schiena dell'uomo. Non aveva mai immaginato che il prezzo fosse così elevato.


Gra... grazie... Mi scusi...» balbettò. Giro sui tacchi e uscì dal negozio a testa bassa.


Si sentiva un po' triste al pensiero che non era ancora pronto per la verità assoluta, e che aveva ancora bisogno di qualche bugia in cui trovare quiete, e di miti e idealizzazioni in cui rifugiarsi, e di giustificazioni per non dover affrontare se stesso e il mondo.


«Magari più avanti» pensò.


Lascia che ti racconti

Jorge Bucay


sabato 26 aprile 2025

 Il pesce gigante e l’uccello


C’era una volta, nel Mar del Nord, un pesce gigantesco chiamato Kun. Era talmente grande che nessuno riusciva a vederne l’intero corpo. Un giorno, Kun si trasformò in un uccello chiamato Peng. Le sue ali erano come nuvole che oscurano il cielo.

Quando Peng si alzava in volo, sollevava un vento immenso e si librava a migliaia di chilometri d’altezza, volando verso i mari del Sud.


I piccoli uccelli lo guardavano e ridevano:

«Ma dove va? Perché tanto sforzo? Noi saltiamo da ramo a ramo e siamo felici.»


Chuang Tzu commenta:

«Quelli che parlano di ciò che non conoscono, lo giudicano con la misura del proprio volo. Ma l’uccello Peng segue il soffio del cielo e dell’acqua. Chi sei tu per misurare il grande con il metro del piccolo?»


Zhuangzi 

primo capitolo



venerdì 25 aprile 2025

 C'erano una volta due ranocchie che caddero in un recipiente pieno di panna. 

Si resero subito conto che sarebbero affogate: era impossibile nuotare o rimanere a galla per tanto tempo in quella massa densa come le sabbie mobili. 

All'inizio le due rane si misero a sgambettare nel tentativo di raggiungere il bordo del recipiente. 

Ma era inutile; riuscivano soltanto a sguazzare sul posto e ad affondare. Diventava sempre più difficile risalire in superficie e respirare.

Una di loro disse ad alta voce: «Non ce la faccio più.

È impossibile uscire di qui. Non si può nuotare in mezzo a questa roba viscida. E dato che devo morire, non vedo per ché prolungare la mia sofferenza. Non riesco proprio a capire che senso abbia morire di sfinimento per uno sforzo inutile».

Detto questo smise di scalciare e affondò rapidamente, in ghiottita dal denso liquido biancastro.

L'altra rana, più costante o forse più cocciuta disse fra sé: «Non c'è verso di salvarsi! Non si può fare nulla per andare avanti in mezzo a 'sta roba. Eppure, anche se la morte si avvicina, preferisco lottare fino all'ultimo respiro. Non voglio morire neanche un secondo prima che sia giunta la mia ora». Continuò a sguazzare sempre sul posto, senza muoversi di un millimetro, per ore e ore.

E a un tratto, con tutto quello zampettare e ancheggiare, agitare e tirar calci, la panna si trasformò in burro.

Meravigliata, la ranocchia spiccò un salto e pattinando raggiunse il bordo del recipiente. Lo scavalcò e se ne ritorno a casa gracidando allegramente.


Lascia che ti racconti

Jorge Bucay

giovedì 24 aprile 2025

Quando la mente appare, la realtà scompare.

Quando la mente scompare, la realtà appare.

Bodhidharma

mercoledì 23 aprile 2025

 Le persone hanno paura di svuotare la mente, temendo di essere inghiottite dal vuoto. Ciò che non capiscono è che la loro mente è il vuoto. 


Huang Po

martedì 22 aprile 2025

 Sii quieto nella tua mente, quieto nei tuoi sensi e anche quieto nel tuo corpo. Poi, quando tutto sarà quieto, non fare nulla. In quello stato, la verità ti si rivelerà. 


Kabir

lunedì 21 aprile 2025

 "Una mente rilassata non significa una mente assonnata. Significa una mente aperta e spaziosa, piuttosto che stringere i denti, per così dire. II ritiro dovrebbe essere un piacere, non un calvario. Dovrebbe essere una delizia, perché se la mente è contenta di ciò che fa, si impegna e diventa tutt'uno con la pratica.


Jetsunma Tenzin Palmo