domenica 22 settembre 2019
36 stratagemmi
Ascolta il cambiamento. È l’unica costante. Per il XXI secolo.
Come affrontare le urgenti sfide e le complesse situazioni nel mondo del 2050?
Quali competenze vanno acquisite per trovare un’occupazione o per comprendere ciò che ci sta succedendo attorno?
Cosa dovremmo insegnare ai nostri figli? Visto che la teoria educativa della catena di montaggio che la Rivoluzione industriale ha lasciato in eredità alla scuola e alla università non regge più. Modello obsoleto. Privo di quella flessibilità mentale che il XXI secolo richiede.
Che cosa fare quando si è sommersi da un overload informativo e non c’è modo di poterlo assorbire e analizzare?
Come reggere le conseguenti forme pesanti e aggressive di stress?
Domande indagate dai recenti studi cognitivi che convalidano gli insegnamenti dei due testi fratelli della millenaria sapienza cinese: “I 36 stratagemmi” e “I 64 Enigmi”.
Gli esperti di pedagogia e di Lifelong Learning Programs parlano infatti delle “quattro C”: critica, collaborazione, comunicazione, creatività.
Fondamenti questi che la plurimillenaria sapienza cinese ha da sempre messo in luce. In modo cruciale.
Prendiamo a esempio uno dei libri più strani e singolari al mondo: “I 64 Enigmi”.
Era ritenuto tra i più singolari già alcune migliaia di anni fa in Cina dai suoi stessi contemporanei. Oggi è considerato il più attuale per definizione. Un detonatore d’idee.
Perché?
Perché è visivo. Post-alfabetico. Per l’età elettronica. Circolare non lineare. Composto di sole 64 immagini: passwords che che aprono visioni alternative delle cose, possibilità e direzioni della vita. Fuori dagli schemi e dalle sbarre.
Un’immagine giunge come una freccia. È una comunicazione diretta. Sottocorticale. Suscita emozioni forti. Ti coinvolge. Ti spinge a riflettere. Ti sollecita a essere flessibile, a sentirti connesso con te stesso, con chi ti circonda, con ciò che ti sta attorno: pensieri inclusi. A riformulare i problemi. Non impulsivamente. Ma in modo critico. Amplificato. In espansione. Per cerchi concentrici. Come quelli di un sasso gettato in uno stagno. Per le possibilità di scelta, decisione e risoluzione che si profilano allo sguardo.
A chi è tornata proficua la versione 2.0 dei “64 Enigmi”?
Non certo a qualche anziano orientalista piombato in buie stanze refrattarie al mondo.
Dunque, a chi?
In particolare alle giovani menti creative, millennial e pre-millennial, impegnate nei campi più disparati: dal business al marketing, dalla psicologia alla filosofia, dall'educazione alla tecnologia.
Alle giovani menti che sentono che critica, collaborazione, comunicazione e creatività sono e saranno ancor di più il pane quotidiano per rimanere rilevanti, non solo economicamente e socialmente.
Che sentono che occorre continuare a imparare e a diventare noi stessi, sia da giovani sia a sessant’anni.
Che sentono che non ci si può più fidare troppo della maggior parte degli adulti che, seppur animati da buone intenzioni, sono impreparati per le rapide e rivoluzionarie trasformazioni dell’habitat culturale indotte dai nuovi media. Perché chi cerca di aggrapparsi a una qualche identità definita, a un lavoro-vita-natural-durante, a una concezione del mondo stabile, lineare e permanente, ha una visione nello specchietto retrovisore del suo mondo: e sarà così lasciato indietro mentre il mondo se ne vola via con un rombo possente.
Che sentono che non sarà possibile non affidarsi alla tecnologia, ma che se non sappiamo cosa vogliamo davvero nella vita, sarà sin troppo facile per la tecnologia prendere il controllo della nostra vita. Per farci vivere nel Truman Show o in Matrix.
Quelle menti che coltivano l’intelligenza divergente. Interconnessa come il linguaggio delle cellule. Che fa avanzare la conoscenza. L’intelligenza di chi vuole avere controllo sulla propria esistenza e sul futuro della vita. Il futuro che è già presente, in mezzo a noi.
L’intelligenza di chi ascolta il cambiamento. L’unica costante. Per il XXI secolo.
Di questo mi piacerebbe dialogare apertamente per un paio di ore con un ristretto gruppo di persone a Lecco il 12 ottobre. Per gli interessati: fb.com/events/514290632642367/
Info & prenotazioni:
Remo: 347.8364544 • 36stratagemmilecco@gmail.com
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