UNA STORIA ZEN
Dovendo nominare un successore, il Quinto Patriarca dello Zen chiese ai suoi monaci di esprimere la loro saggezza in una poesia. Il più anziano e colto tra monaci, Shen Hsiu, scrisse:
Il corpo è l’albero della Bodhi (l’illuminazione)la mente è come uno specchio chiaro continuamente sforzati di lucidarlo per non lasciare che vi si raccolga la polvere.
Ma vi era, tra i monaci, un giovane analfabeta chiamato Hui Neng, che dovette dettare i suoi versi ad un’altra persona. Questa fu la sua poesia:
La Bodhi non ha albero
né esiste sostegno di alcuno specchio
poichè tutto è vuoto fin dall’origine
dove potrà mai posarsi la polvere?
Hui Neng divenne il Sesto Patriarca dello Zen.
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