mercoledì 3 aprile 2024

 "L'illuminazione è un processo distruttivo. L'illuminazione non ha nulla a che fare con la felicità. L'illuminazione è la fine dell'illusione, è la scoperta dell'inganno. Crolla completamente tutto ciò che credevano vero, a partire da noi stessi e finendo con il mondo intero." 


Adyashant


martedì 2 aprile 2024

 Potete immaginare di pensare davvero i vostri pensieri, ma quello è il film!

Vi identificate con il film, mentre osservarlo è il vostro unico ruolo.

Quello che c'è nel film non può esistere senza che voi ne siate gli spettatori.

Il mio insegnamento è: quello che c'è nel film, qualunque esso sia, sarà. 

Che si faccia uno sforzo o meno. 

Tutto questo è registrato nel film prima di questi possibili sforzi. 

Quindi non pretendete di aver fatto qualcosa perché tutte le cose si fanno e succedono da sole.


Sri Nisargadatta Maharaj

lunedì 1 aprile 2024

 "Secondo una leggenda ebraica, la prova che abbiamo dimenticato la scelta prenatale dell'anima la portiamo impressa sul nostro labbro superiore: il piccolo incavo sotto il naso è l'impronta dell'indice che l'angelo ci ha premuto sulle labbra per sigillarle, tutto ciò che resta a rammentarci il pregresso sodalizio dell'anima con il daimon; ed è per questo che, quando inseguiamo un'intuizione o un pensiero che sfugge, ci portiamo automaticamente il dito a quella significativa scannellatura" 


(Il codice dell'anima. James Hillman)

domenica 31 marzo 2024

È un Dono,

il breve tempo

che trascorriamo sul pianeta,

è un Dono,

la relazione intima connessa 

con ogni altra forma di vita;

una volta compreso questo,

non si può fare altro

che ' inchinarsi ' a tutto ciò,

con profonda gratitudine.


Arjun 

sabato 30 marzo 2024

 L’OROLOGIO FERMO ALLE SETTE.


Su una delle pareti della mia stanza è appeso un bell’orologio antico che non funziona più.

Le sue lancette, ferme quasi da sempre, segnalano imperturbabili la stessa ora: le sette in punto.

Quasi sempre, l’orologio è solo un inutile addobbo su una parete biancastra e vuota.

Tuttavia, ci sono due momenti della giornata, due istanti fugaci, in cui il vecchio orologio sembra risorgere dalle sue ceneri come un’araba fenice.

Quando tutti gli orologi della città, nei suoi impazziti movimenti, i cucù e i gongs dei campanili fanno suonare sette volte il loro ripetuto canto, il vecchio orologio della mia stanza sembra prendere vita.

Due volte al giorno, mattina e sera, l’orologio si sente in completa armonia con il resto del mondo.

Se qualcuno guardasse l’orologio solamente in questi due momenti, direbbe che funziona alla perfezione…però, passato quell’istante, quando gli altri orologi zittiscono il loro canto e le lancette continuano il loro monotono cammino, il mio vecchio orologio perde il passo e rimane fedele a quell’ora su cui una volta fermò il suo andare.

Ma io amo quest’orologio. E quanto più parlo di lui, più lo amo, perché ogni volta sento che assomiglio di più a lui.

Anch’io sto fermo nel tempo. Anch’io mi sento inchiodato ed immobile. Anch’io sono, in qualche modo, un inutile ornamento su una parete vuota.

Ma allo stesso modo gioisco dei fugaci momenti nei quali, misteriosamente, arriva la mia ora. Durante questo tempo, sento che sono vivo.

Tutto diventa chiaro e il mondo ritorna ad essere meraviglioso.

La prima volta che mi sentii così, provai ad afferrarmi a questo istante, credendo che potessi farlo durare per sempre.

Ma non fu cosi. Come il mio amico orologio, anche a me sfugge via il tempo degli altri .

Passati questi momenti, gli altri orologi, che vivono in altri uomini, continuano il loro giro ed io ritorno alla mia abituale morte statica, al mio lavoro, alle mie chiacchiere da caffè, al mio noioso andare, che sono abituato a chiamare vita.

Però so che la vita è un’altra cosa.

So che la vita, quella vera, non è che la somma di quei momenti che, anche se passeggeri, ci permettono percepire la sintonia dell’universo.

Quasi tutti, poverini, credono di vivere.

Ma solamente ci sono istanti di completa pienezza e quelli che non lo sanno e insistono a voler vivere per sempre, rimarranno condannati al mondo grigio e ripetitivo della quotidianità.

Per questo ti amo orologio.

Perché, in fondo io e te, siamo la stessa cosa.


Dal libro: Lascia che ti racconti di Jorge Bucay

venerdì 29 marzo 2024

 Niente al di fuori di te

può causare problemi.


Tu stesso crei

le onde nella tua mente.

Se lasci la tua mente così com' è , essa diventerà calma.

Questa mente

è chiamata grande mente.


Shunryu Suzuki

giovedì 28 marzo 2024

 "Il tempo cattivo è sempre peggiore se lo si guarda da una piccola finestra"


Proverbio tibetano