lunedì 3 giugno 2024

Non cercare di seguire le orme dei saggi.

Cerca quello che loro cercavano.


Matsuo Basho

domenica 2 giugno 2024

 Fiorire è il fine


Chi passa un fiore

con uno sguardo distratto

stenterà a sospettare

le minime circostanze

coinvolte in quel luminoso fenomeno

costruito in modo così intricato

poi offerto come una farfalla

al mezzogiorno: 

Colmare il bocciolo

combattere il verme 

ottenere quanta rugiada gli spetta 

regolare il calore

eludere il vento 

sfuggire all’ape ladruncola 

non deludere la natura grande

che l’attende proprio quel giorno.


Essere un fiore è profonda

responsabilità.


Emily Dickinson

sabato 1 giugno 2024

 L'ira dell'uomo eccellente dura un momento.

Quella dell'uomo mediocre due ore.

Quella dell'uomo volgare un giorno e una notte. 

Quella del malvagio non cessa mai.


Subhashitarnava

testo sapienziale del XVII sec. dello Sri Lanka

venerdì 31 maggio 2024

 Un vecchio gufo sedeva sopra una quercia.

Più sapeva, più ascoltava

e più ascoltava, più sapeva.


Adagio zen

giovedì 30 maggio 2024

 

La certezza dell'incertezza


Nella vita qualcosa può andare storto solo a chi cerca di mettere tutto in linea.

Solo chi pianifica tutto viene spazzato via dagli imprevisti.

A chi sa che nulla è dritto, nulla di storto potrà sorprenderlo.


Dugpa Rimpoce 

mercoledì 29 maggio 2024

 Ji Kangzi chiese a Confucio sul governo.

Confucio rispose: «Governare

significa correggere. 

Se tu dai l'esempio con la tua rettitudine, chi non oserà essere corretto?».

Il Maestro disse: «Se uno corregge se stesso, che difficoltà avrà a partecipare al governo? 

Chi non è in grado di correggere se stesso, come farà a correggere gli altri?».

Dialoghi di Confucio 

martedì 28 maggio 2024

 Identificazione


«Gli avvenimenti della vita quotidiana sono materiale prezioso per l’insegnamento», disse l’anziano maestro all’allievo. «Ti mostrerò cosa intendo. Vieni con me.»

Si recarono quindi al mercato, che pullulava di gente indaffarata in

un’atmosfera di colori e di profumi di spezie. A un tratto, tra la folla, un

tizio gridò: «Guarda chi si vede! Il vecchio ateo perditempo insieme al suo giovane amante!»

L’allievo, udite quelle assurde calunnie, in un accesso di collera si lanciò sull’uomo del mercato. Dopo che si furono azzuffati, il maestro disse all’allievo: «Ora tranquillizzati, possiamo tornare a casa, dove potrai comprendere come ci si sottrae a tali situazioni grazie alla conoscenza della causa».

Arrivati a casa, il maestro estrasse dalla sua libreria una borsa piena di

lettere a lui indirizzate. Gli si rivolgevano come il Maestro dei Maestri, il perfetto Conoscitore dei testi sacri, Colui che è giunto alla perfezione, il Saggio dei Saggi, e chi più ne ha più ne metta.

Tutte quelle lusinghe rivolte al maestro dipinsero un sorriso sul volto dell’allievo.

«Se presti attenzione», disse il maestro, «puoi ricavarne un prezioso insegnamento: ogni mittente si rivolge a me non chiamandomi con il mio

nome, e tanto meno per ciò che sono, ma per ciò che inconsciamente vorrebbe lui essere; l’uomo del mercato, invece, si è rivolto a me per ciò

che intimamente si reputa o ha timore di essere. Così va il mondo. Quindi, per quale motivo andare in collera o inorgoglirsi davanti ai giudizi sul nostro conto?»


Il tesoro nascosto 

G. Magi