L'ira è una delle forme visibili della paura. Nell'ira è la paura che ci coglie di sorpresa.
Dugpa Rimpoce
Coltivando la meditazione, la tua mente diventa nitida e pulita. Così potrai facilmente vedere le tue false concezioni. Questo è estremamente difficile da fare quando si è profondamente immersi nelle allucinazioni, così come è estremamente difficile emergere quando si è intrappolati nel profondo dell'oceano. All'inizio, quando sei pieno di concezioni sbagliate e pensieri spazzatura, è difficile vedere cosa è veramente sbagliato e cosa è giusto. Estremamente difficile quindi vale la pena meditare. Il risultato è che integra la tua mente e ti permette di comprendere le tue azioni, che nascono da errate concezioni e ti conducono in uno stato d'animo irrequieto.
Lama Yeshe
EMOZIONI DISTURBANTI, RADICE DELLA SOFFERENZA.
Anche Siddhartha cercava di stroncare la sofferenza sul nascere. Ma non ha trovato soluzioni come avviare una rivoluzione politica, migrare su un altro pianeta o creare una nuova economia mondiale. Non pensava nemmeno di creare una religione o di elaborare codici di condotta che portassero pace e armonia. Esplorò la sofferenza con una mente aperta e, attraverso la sua instancabile contemplazione, Siddhartha scoprì che, nel profondo, sono le nostre emozioni che portano alla sofferenza. In effetti, soffrono.
In un modo o nell'altro, direttamente o indirettamente, tutte le emozioni nascono dall'egoismo, nel senso che implicano l'attaccamento a sé stessi. Inoltre, ha scoperto che, per quanto reali possano sembrare, le emozioni non sono parte integrante del nostro essere. Non sono innati, né sono una sorta di maledizione o impianto che qualcuno o qualche dio ci ha imposto.
Le emozioni sorgono quando determinate cause e condizioni si uniscono, ad esempio quando sei pronto a credere che qualcuno ti stia criticando, ignorando o privandoti di determinati benefici. Quindi compaiono le emozioni corrispondenti. Nel momento in cui accettiamo quelle emozioni, nel momento in cui ci crediamo, abbiamo perso la nostra coscienza, la nostra mente. "Stiamo diventando nervosi."
Così Siddhartha trovò la sua soluzione: l'attenzione consapevole. Se vogliamo seriamente eliminare la sofferenza, dobbiamo coltivare un’attenzione consapevole, prenderci cura delle nostre emozioni e imparare a evitare di arrabbiarci. Se esaminiamo le emozioni come fece Siddhartha, se proviamo a identificare la loro origine, scopriremo che affondano le loro radici in un malinteso e sono quindi fondamentalmente sbagliate.
Tutte le emozioni sono fondamentalmente una forma di pregiudizio; In ogni emozione c'è sempre un elemento di giudizio.
Dzongsar Khyentse Rinpoche
"La mente non accetta il silenzio e quindi proietta. Però, man mano che cominciamo a rispettare le pause, a comprendere che tra un pensiero e un altro c'è una pausa, che tra una parola e l’altra c'è una pausa, allora lì qualcosa fiorisce. E’ come entrare in contatto con un’identità suprema sempre in boccio, una primavera permanente che ti attraversa e che allo stesso tempo sgorga dal tuo cuore. E quando uno tocca queste profondità, o altezza delle altezze, ogni dubbio viene a risolversi perché non c’è più un io che pone domande ne un io che risponde. Ecco, quella è la tua vera natura ed è come il fuoco: l’apparenza scompare e appare l’essenza.
Swami Atmananda